I dati del 2020 secondo il Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) dell’Istat sull’aspettativa di vita è di 82 anni.
Vivere più a lungo è ovviamente un’ottima cosa, ma come si modifica la nostra composizione corporea con l’avanzare dell’età?
Dopo i 50 anni circa, la massa muscolare diminuisce ad un tasso annuo dell’1-2%.
La forza muscolare diminuisce dell’1,5% tra i 50 e i 60 anni, e successivamente del 3%.
Quando vi è una clinicamente significativa perdita della massa muscolare e della forza si parla di un processo chiamato sarcopenia.
É legato a diverse cause come:
- l’età
- una decrescita nell’assunzione di proteine
- cambiamenti ormonali
- diminuzione dell’attività fisica (sedentarietà)
Cosa implica una perdita di massa muscolare e della forza nella nostra quotidianità?
La nostra qualità di vita.
Le attività quotidiane diventano sempre più faticose: portare le borse della spesa, giocare con i propri figli o nipoti, stanchezza cronica, mancanza d’energia, perdita d’equilibrio, cambiamenti nell’abilità di camminare, ecc…
L’inattività fisica è uno dei fattori principali nello sviluppo della sarcopenia, le persone anziane infatti tendono ad essere più sedentarie dei giovani.
Certo, alcuni cambiamenti come l’invecchiamento sono naturali, quello che possiamo fare per evitare un’eccessiva perdita di massa muscolare e forza:
- alimentarsi in maniera equilibrata: in particolare facendo attenzione al proprio fabbisogno proteico e tenendo sotto controllo il proprio peso e composizione corporea
- allenarsi regolarmente: gli esercizi contro resistenza (pesi, corpo libero) ci permettono di conservare la massa muscolare ed aumentarne la forza.
Lo sapevi che il rischio di cadute è significativamente elevato nei soggetti con forza muscolare ridotta?
Pensa cosa otterremo se tutti iniziassimo a fare più attività fisica
Secondo l’OMS gli effetti positivi di una diffusa attività fisica a livello di comunità sono evidenti sia a livello sociale che economico.
E quanto ci costa la nostra sedentarietà?
Regolare attività fisica, anche moderata, contribuisce a migliorare la qualità della vita in quanto influisce positivamente sullo stato di salute aiutando a prevenire ed alleviare molte delle patologie croniche, oltre che aumentare il grado di soddisfazione personale, contribuendo a sviluppare dei rapporti sociali e aiutando il benessere psichico.
Negli ultimi decenni, l’inattività fisica è diventata sempre più importante a causa dei suoi effetti sulla salute; in campo medico è stato evidenziato che l’inattività fisica è una delle principali cause di morte.
Inoltre, la crescente tendenza a uno stile di vita sedentario ha portato preoccupazioni economiche.
E‘ emersa la necessità di sviluppare programmi sanitari per aumentare la consapevolezza dei benefici dell’esercizio fisico tra la popolazione mondiale.
Nella contesto pre-Covid, nel 2019 la spesa sanitaria in Italia ha superato i 118 miliardi di euro, con un aumento di 2651 milioni di euro rispetto al 2018.
Un recente studio (Clicca qui) ha dimostrato come un protocollo di attività fisica adattata alle esigenze del soggetto, somministrata e strutturata da professionisti altamente qualificati, abbia significativamente ridotto i costi medi mensili pro capite delle terapie farmacologiche nei soggetti affetti da patologie cronico degenerative presi in esame, ciò è correlato ad un miglioramento della loro condizione fisica ed un incremento della qualità di vita.